“Perché riusciamo a trovare la forza di volontà solo se c’è in gioco la vita?”
“La consapevolezza della morte cambia tutto! Se io ti dicessi qual è esattamente il giorno e l’ora della tua morte, la tua visione della vita cambierebbe completamente. Immagina lo sconvolgimento: avverti ogni secondo che passa, in un attimo ti si rivela un mondo nuovo; vedi le cose in un modo diverso, senti gli odori in modo diverso; assapori tutto di più, che sia un bicchiere d’acqua o una passeggiata nel parco. Quasi tutti si concedono il lusso di ignorare quando il tempo sta per scadere e questo impedisce loro di vivere davvero. Per cui bevono tranquillamente un bicchiere d’acqua ma non lo assaporano fino in fondo…”
Le radio-telecronache dalle tribune, inquadrando i tifosi e commentando in diretta la partita con opinionisti-ultrà, ora non si potranno più fare.
«È in ogni caso tassativamente vietata al licenziatario la tele audiocronaca e/o l’audiocronaca della gara, in diretta e/o differita, effettuata dallo stadio, dagli studi televisivi e/o da qualsiasi altra postazione».
Con queste poche righe la Lega Calcio ha stoppato un mondo colorito che raccontava il pallone a modo suo. Chiuderanno trasmissioni storiche (come QSVS & Co.) e solo la Rai, che ha pagato a caro prezzo l’esclusiva pensando alla trasmissione «Quelli che il calcio», potrà trasmettere dagli stadi italiani durante lo svolgimento delle partite. Per tutti gli altri sarà il buio assoluto, anche se i legali sono già in campo e gli editori parlano di «diritto di cronaca negato». (fonte: La Stampa)
Io posso anche essere d'accordo sulla tutela dei diritti delle emittenti che pagano per averli (anche se ci sarebbe da dimostrare in quale modo questi siano intaccati dalle tv private e dire giusto qualcosina sulla posizione dominante di Mediaset-Rai-Sky),
ma come si fa a negare ai tifosi appassionati (ma purtroppo per loro 'non paganti') le emozioni che questi 'pazzi del tifo' sanno regalare?