martedì 27 aprile 2010

La cura...

"La cura a molti dei mali del mondo

è l'Amore..."

venerdì 23 aprile 2010

Repubblica.it cambia volto e rinnova il suo look

La Rete si sta espandendo sempre più, e con essa la domanda di informazione. Uno studio statunitense rivela come un americano su cinque si rivolga oggigiorno ai quotidiani online, per ricercare almeno parte delle notizie con cui comporre la propria dieta mediatica giornaliera.

Anche il nostro paese, seppure con un po' di ritardo, ha ormai scoperto le potenzialità del web: 11,4 milioni di italiani (circa 1/5) si informa tramite il web, 1/3 tramite la tv e solo 1/10 con i quotidiani. Per questo Repubblica.it ha deciso di cambiare nuovamente look (anche se non troppo, poiché trattasi pur sempre di un prodotto giornalistico che funziona, essendo il più letto in Italia, con quasi 11 milioni di utenti).

Un restyling partito dalla volontà di alleggerire la prima pagina virtuale (in linea con le homepage dei maggiori siti di informazione internazionali), un adeguamento ai tempi, per raccontare meglio storie divenute ormai multimediali (create dall'unione di articoli, audio, immagini e video). Perché c'è un modo superficiale e frettoloso di stare sul Web (guardare la homepage per capire dove va la giornata), ma chi ha più tempo da dedicare alla propria informazione potrà andare più in profondità, e scoprire che intorno all'articolo nasce una monografia fatta di video, foto e rimandi d'archivio. Repubblica. it chiede quindi ai lettori di non fermarsi al primo clic, e a loro offre più materiali per capire e approfondire, con una navigabilità maggiore.

La homepage mantiene la struttura di vero e proprio "giornale elettronico", rinnovata con una testata centrata (più forte), un'apertura (cioè il titolo principale) che valorizza le immagini, un'area dedicata alla community del sito, e una doppia colonna laterale dedicata a sport, spettacoli ed entertainment.

I titoli si presentano ingranditi, mentre la nuova struttura consente una maggiore elasticità, permettendo un più efficace aggiornamento della "prima", per aderire all'evolversi degli eventi di giornata. L'insieme dell'architettura della pagina consente inoltre di ospitare le numerose iniziative collaterali promosse da Repubblica e dal gruppo l'Espresso (come le pagine già attive di "Cittadino.lex" e della ricerca di personale qualificato, o quelle nuovissime dedicate al campionato mondiale di calcio).

Altra novità è il notiziario breve (la "Ultim'ora"), dove è possibile trovare gli ultimissimi sviluppi dei fatti salienti del giorno (dallo sport alla politica, dalla cronaca al costume) in Italia, all'estero e sulla Rete. Sono inoltre disponibili alcuni servizi supplementari, come il giornale personalizzato o il motore di ricerca, che ricompare potenziato.

Cresce anche l'offerta di video, ora molto più visibili all'interno della homepage. Più evidente l'area dedicata alle grandi firme del giornale (con i blog e le rubriche), a riprova di una sinergia sempre più stretta fra Repubblica e Repubblica.it, due modi di declinare lo stesso giornalismo.

Una comunione di intenti che permette di offrire ai lettori del web almeno 25 sezioni tematiche, la maggior parte delle quali non automatiche e quindi gestite dagli stessi giornalisti, secondo una gerarchia non cronologica nè causale, ma dettata da scelte professionali. Sono presenti anche dieci cronache locali, dove il cittadino potrà trovare tutte le informazioni che gli servono, che sia un film da vedere, una recensione da recuperare, una mostra da vedere, o più semplicemente un'idea per la serata.

Lezione 2 (23/04/2010)

Una frase, a volte, vale più di mille parole! Il prof. Alfonso prende dal sito di un'agenzia stampa una dichiarazione politica a caso (oltretutto di secondaria importanza) e la copia. Due minuti di ricerca online, ed ecco la nostra frase comparire tale e quale su decine di siti web d'informazione, agenzie e testate giornalistiche. Identica, da inizio a fine. L'unica differenza? L'orario di uscita della notizia.

Questo, in sintesi, è stato il fulcro della seconda lezione del nostro corso, incentrata sul confronto fra 'giornalismo tradizionale' e 'giornalismo online'. Diversi i punti importanti che sono stati toccati: la rivoluzione che il mondo digitale ha portato nell'ambito giornalistico, i vantaggi/svantaggi di questa evoluzione, i falsi miti riguardo l'informazione online, la concorrenza spietata tra i siti fornitori di notizie e l'importanza dell'utente controllore/selezionatore.

L'avvento di Internet ha portato enormi cambiamenti circa la diffusione di informazioni-immagini-video, passando dalla cross-medialità a una multimedialità sempre più pensata in rapporto ai bisogni dell'utente. Le nuove tecnologie si evolvono giorno dopo giorno, trascinando con sé il giornalismo tradizionale in tutti i suoi aspetti: dall'impaginazione (menabò elettronici, riduzione dei formati, ampio spazio alle immagini di qualità sempre migliore) alla distribuzione (codici a barre, sensori ai distributori di FreePress), ma soprattutto con la necessità di compiere 'il grande salto' nella Rete, alla ricerca di un rapporto con l'utente sempre più diretto e personalizzato.

Ecco allora il moltiplicarsi delle fonti d'informazione online: agenzie stampa, testate giornalistiche, aggregatori di notizie e giornalisti. Un mare di notizie in cui l'utente sprovveduto rischia di naufragare, vagando a vuoto per ore senza riuscire a raggiungere quello che stava cercando. Ma non solo. Nella maggioranza dei casi le notizie si ripetono identiche, copiate e incollate senza alcun approfondimento, perché nel Far West della Rete vince chi spara per primo, e chi arriva secondo è solo il primo dei 'killed' (per non parlare di chi, disgraziatamente, non arriva proprio, prendendosi il cosiddetto 'buco').

Una giungla, dunque, dove sopravvive chi ha le qualità adatte: tempestività e sintesi. Il rischio, tuttavia, è che la prima soverchi la seconda: una 'corsa alla notizia' che porta ai copia-incolla, con conseguenze negative per quel che riguarda il controllo delle fonti e la possibilità di rapida diffusione di informazioni false (le cosiddette 'bufale').

Nonostante ciò, si può dire che "troppe notizie non sono un male": spetta all'utente il compito di ergersi a guida di se stesso nell'universo del web, diventando contemporaneamente controllore e selezionatore della molteplicità di fonti d'informazione a sua disposizione, sempre pronto a 'bannare chi sgarra' tradendo la sua fiducia. L'importante è avere la notizia: saremo poi noi a decidere cosa farne.

Una giornata... (Memory of Sunrises and Waves)

"Uno spettacolo che si ripete ogni giorno,

per gli occhi di chi ha il tempo di

guardare il mondo, pur vivendoci dentro..."

lunedì 19 aprile 2010

Secondo voi...


Sondaggio per le "vittime del corso":
come giudicate la prima lezione tenuta dal prof. Alfonso e la sua proposta di far creare a ciascuno un blog personale?

a) Interessante
b) Strana
c) Utile
d) Superata
e) Altro

Esprimete liberamente la vostra opinione attraverso i commenti.

A lezione di Blogger!

Posto questo video per i 'novelli' blogger come me!

E' solo il primo di un tutorial (preparato da un docente dell'Uni di Padova)

che potrà essere di aiuto per iniziare e migliorare il rapporto col nostro blog.

Potrete trovare tutti i video di questo prof all'indirizzo

http://www.youtube.com/user/MaestroAlberto

domenica 18 aprile 2010

Lezione 1 (16/04/2010)

L'addestramento è iniziato!

Come nella miglior scena tratta dal film "Full Metal Jacket", il nostro sergente maggiore Alfonso (cugino buono del noto Hartman) passa in rassegna le nuove reclute del suo corso di 'Informatica applicata al giornalismo' (scoprendo con sorpresa l'obbligatorietà dello stesso all'interno del nostro piano di studi).

L'approccio è ovviamente diverso, nel segno della più totale cordialità, ma il risultato è lo stesso: colui al quale sarà affidata parte della nostra crescita professionale, ci fa notare quanto le nostre idee siano vaghe al momento di rispondere alla domanda "cosa vorresti fare da grande?". Le nostre risposte sono generiche ed evidenziano una scarsa conoscenza dei mondi che un giorno, in futuro, vorremmo far nostri.

Ma non importa. In fondo la nostra preparazione è appena iniziata. Oppure no? Non è la prima volta, infatti, che i nostri prof ci sottolineano quanto avere le idee chiare, in un mondo sempre più dinamico, competitivo e concorrenziale, sia fondamentale per poter prendere con decisione la nostra strada, formarsi al meglio e tenersi al passo con l'evoluzione delle cose per restare a galla il più a lungo possibile. Molti di loro alla nostra età erano già professionisti dell'Informazione. Si dirà che i tempi sono cambiati, ma cosa dire allora di quel ragazzo americano che, ricoverato in ospedale, non ha trovato modo migliore di impiegare il suo tempo che inventarsi una nuova 'app' (=application) per iPhone, guadagnando migliaia di dollari?

Prendiamo dunque questa 'imposizione' di creare un blog (forma di comunicazione forse ormai superata dai recenti exploit di Facebook/Twitter, ma pur sempre in voga come spazio personale in cui ritagliarsi il proprio 'angolo di mondo' e condividerlo col maggior numero di persone possibile) semplicemente come una 'spinta ad agire', a provare, a buttarsi, a ricercare e sfruttare ogni possibilità e occasione di imparare qualcosa che in futuro potrebbe esserci utile. Perché è questo, alla fine, ciò che i prof. Triani-Gavazzoli-Tarantino-Alfonso hanno provato, in modi diversi, a farci capire: "tutto ciò che mi potrà servire mi deve interessare..."

sabato 17 aprile 2010

Un nuovo inizio



"Quello che dobbiamo

imparare a fare,

lo impariamo facendo..."