lunedì 14 giugno 2010

Alberto Papuzzi - I Weblog

"Fra i temi controversi del dibattito sull'online c'è l'impiego delle fonti informative. Internet è un vasto contenitore dai confini ambigui. Il punto centrale riguarda l'editing, cioè la verifica dell'informazione attraverso la comparazione delle fonti, attuata da una figura professionale specializzata (assente nel modello italiano).

La garanzia dell'editing è alla base del ragionamento sul weblog, un prodotto giornalistico prosperato su Internet e che non ha un corrispettivo stampato. Il blog è un 'diario di bordo', strumento espressivo del blogger che ne cura la pubblicazione e l'aggiornamento, ma è soprattutto un prodotto concepito per sovvertire le regole tradizionali dell'eccellenza giornalistica. Ciò che lo rende attraente è la sua immediatezza, personalità e allegria.

I blog non argomentano, non sono imparziali, non verificano le informazioni, sono l'esasperazione della soggettività del giornalista. Infatti, mentre i lettori sembrano attratti soprattutto dalla possibilità di interazione diretta, il blogger è interessato alla possibilità di fare opinione al di fuori del circuito e del controllo dei media tradizionali, anche attraverso l'uso di una scrittura meno formale.

Il punto critico del dibattito è che il weblog riporta l'attenzione sui fondamenti tecnici ed etici della professione giornalistica. In particolare rende impellenti due domande: il blogger è un giornalista? Il weblog può portare nel giornalismo una nuova consapevolezza tecnica ed etica? Questi temi controversi, che riguardano l'eccellenza professionale, hanno creato forti polarizzazioni fra gli appartenenti al settore.

Indubbiamente l'attività di blogging, visto il favore che ha incontrato presso una consistente parte del pubblico e degli operatori dell'informazione, si inserisce in un movimento che premia forme di giornalismo meno istituzionalizzate, più amatoriali. Il ragionamento ruota intorno all'idea che il blogging abbatte le barriere d'accesso, aumentando l'informazione e quindi il tasso di libertà del sistema. Una posizione che si inserisce nella visione liberale del modello americano".

"Qualsiasi cosa espanda l'ecosistema dei media - scrive J.D. Lasica - è una cosa salutare. Noi stiamo entrando in un'epoca in cui un numero crescente di persone farà parte di questo ecosistema".

"Una volta che vi siete creati il vostro blog - scrive S. Levy - e l'avete riempito con resoconti di notizie, critiche velenose e acute invettive politiche. come fate a ottenere visitatori? Giudicando dai blog migliori, la risposta sembra essere lavorare duro, occupare una nicchia, conquistare reputazione, sviluppare fonti e scrivere felicemente. Questa sembra la formula per avere successo come giornalisti dentro il grande Leviatano dei media".

(testo liberamente tratto e ri-editato da Alberto Papuzzi, Professione Giornalista)

2 commenti:

  1. certo che mi si parli di giornalismo online in un libro scritto nel 2003.... :)

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  2. Eh già...però certi concetti si rinnovano e si ripetono...

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