mercoledì 16 giugno 2010

Berlusconi: «In Italia 7,5 milioni di intercettati. Non è vera democrazia»


ROMA - «In Italia siamo tutti spiati. Ci sono in italia circa 150 mila telefoni sotto controllo: considerando 50 persone per ogni telefono, vengono fuori così 7 milioni e mezzo di persone che possono essere ascoltate. Questa non è vera democrazia, è una cosa che non tolleriamo più». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, all'assemblea della Confcommercio, a Roma.

«LOBBY CONTRO LA LEGGE» - «Non c'è la tutela della libertà di parola», ha proseguito il premier. «Così non può essere in un Paese civile. Ditemi se è possibile essere spiati in questo modo. C'è una piccola lobby di magistrati e giornalisti che è contro il disegno di legge del governo. Noi abbiamo preparato il provvedimento in quattro mesi. È stato undici mesi alla Camera, dodici mesi e mezzo al Senato, e ora alla Camera si parla di metterlo in calendario a settembre. Poi bisognerà vedere se il capo dello Stato lo firmerà e poi, quando uscirà, ai pm della sinistra non piacerà e si appelleranno alla Corte costituzionale che, secondo quanto mi dicono, la boccerà», ha detto il presidente del Consiglio.

«NESSUN POTERE AL PREMIER» - Berlusconi ha ribadito, come aveva già fatto che, a suo dire, il presidente del Consiglio, a differenza dei suoi colleghi europei, non ha poteri: «Quando un imprenditore come me pensa alle cose da fare, si scoraggia, perché per arrivare a un risultato concreto bisogna passare le forche caudine di tante difficoltà che a volte uno pensa "chi me lo fa fare, torno a fare quello che facevo prima o me ne vado in pensione"». Secondo il Cavaliere il problema è soprattutto «nell'architettura istituzionale», che «risente del timore dei padri costituenti che potesse tornare una dittatura». Bisogna quindi riformare la Costituzione, ha indicato il premier, per renderla adeguata alle esigenze di una Paese moderno. (fonte: Corriere.it)

Mi prendo la responsabilità (essendo mio il blog) di quello che sto per scrivere, ma invito ciascuno di voi a esprimere liberamente la propria opinione attraverso i commenti:

1) Sono stanco di sentire il Presidente del Consiglio 'vaneggiare' (so benissimo che non è così e che i suoi interventi sono mirati e studiati a tavolino, ma non mi viene un termine più appropriato) a destra e a manca, ovunque vada! Ora che la sua tattica "sono tutti contro di Me" non funziona più, è passato a quella "ci sono delle lobby di 'disgraziati' contro di Noi". Spero davvero che gli italiani non possano bersi questo incredibile cocktail di palle!

2) Sono stanco di vedere i vari 'pubblici' che ascoltano le fandonie di quest'uomo (chiunque siano: Confindustria, Confartigianato, Confesercenti, o semplicemente quelli che ai suoi comizi sono lì a sventolare bandierine gridando "bravo Silvio!") applaudirlo solo per paraculaggine! Mai nessuno che si alzi a dirgli come stanno veramente le cose! Lo ha fatto solo Fini, ma poi evidentemente qualcuno gli ha detto che non era il momento o la tattica migliore.

3) Un cittadino-medio che guarda la tv o legge alcuni giornali penserà davvero che questo ddl è fatto per l'Italia e i cittadini! Spero di no, ma resta il fatto che per la suddetta paraculaggine molti appartenenti ai media sono disposti a rovinare l'intero settore.

4) Se l'Italia non è una vera Democrazia è perché al Governo in Parlamento ci sono quelli come lui!

5) Arriverà un giorno, un momento, in cui tutto questo finirà! E' fisiologico! Qualunque impero, il più grande, il più potente, prima o poi crolla! "Lente lente currite noctis equi" invocava Faust (che aveva venduto l'anima al Diavolo in cambio di un tot di anni 'al vertice'), ma il tempo scorre inesorabile per tutti.

Concludo questo mio sfogo personale ricordando che lo stesso non è dettato da alcuna faziosità (attualmente non mi riconosco, infatti, in nessuno dei due schieramenti), ma solo e semplicemente da mie considerazioni personali. E allora permettetemi di rispondere al nostro beneamato Premier (secondo lui) attraverso due scene del grande Totò:


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